Riscaldamento: 10 consigli per risparmiare e rispettare l'ambiente
Pubblicato da Enea in Risparmio · 9 Ottobre 2020
Tags: https://www.efficienzaenergetica.enea.it/vi, segnaliamo/riscaldamento, 10, consigli, per, risparmiare, e, rispettare, l, ambiente.html
Tags: https://www.efficienzaenergetica.enea.it/vi, segnaliamo/riscaldamento, 10, consigli, per, risparmiare, e, rispettare, l, ambiente.html
Al via dal 15 novembre la possibilità di accendere i
riscaldamenti in oltre la metà degli 8mila comuni italiani, vale a dire quelli
della cosiddetta zona climatica C, che comprende grandi città come Cagliari,
Sassari, Olbia. Per salvaguardare l’ambiente e risparmiare in bolletta, ENEA
propone 10 regole pratiche per scaldare al meglio le proprie abitazioni
evitando sprechi e, in molti casi, un’inutile sanzione.
1) Esegui la manutenzione degli impianti.
È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione
all’ambiente. Infatti un impianto consuma e inquina meno quando è regolato
correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Chi non effettua la
manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro
(DPR 74/2013).
2) Controlla la temperatura degli ambienti.
Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa prevede
una temperatura di 20 gradi più 2 di tolleranza, ma 19 gradi sono più che
sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado in meno
si risparmia dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile.
3) Attenzione alle ore di accensione.
È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In
un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando
l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel
periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per
legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: Zona D (Tempio,
Monti,Telti Berchidda ect) sono 12 ore
giornaliere; Zona C (Arzachena, Olbia, Golfo Aranci ect) 10 ore
giornaliere; per gli impianti in Zona B (Palau, San Teodoro ect) sono 8
ore giornaliere; in Zona E (Pattada, Buddusò), sono 14 ore giornaliere.
4) Installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone.
È una soluzione semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di
calore, soprattutto nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete
riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta
stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
5) Scherma le finestre durante la notte.
Chiudendo persiane e tapparelle o collocando tende pesanti si riducono le
dispersioni di calore verso l’esterno.
6) Evita ostacoli davanti e sopra i
termosifoni. Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni
o usare i radiatori come asciuga biancheria, ostacola la diffusione del calore
verso l’ambiente ed è fonte di sprechi. Attenzione, inoltre, a non lasciare
troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano
pochi minuti, mentre lasciarle troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni
di calore.
7) Fai un check-up alla tua casa.
Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica
dell’edificio è il primo passo da fare per valutare lo stato dell’isolamento
termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione.
La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto
costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento, anche fino al
40%, gli interventi diventano ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni
fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l’ecobonus che
consente di detrarre dalle imposte IRPEF o IRES dal 50 all’85% delle spese
sostenute a seconda della complessità dell’intervento e il superbonus, con cui
l’aliquota di detrazione sale al 110%”.
8) Scegli impianti di riscaldamento
innovativi. Dal 2015, tranne poche eccezioni, si possono
installare solo caldaie a condensazione. È opportuno valutare la possibilità di
sostituire il vecchio generatore di calore con uno a condensazione o con pompa
di calore ad alta efficienza. Sono disponibili anche caldaie alimentate a
biomassa e sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) abbinati
a impianti solari termici per scaldare l’acqua e fotovoltaici per produrre
energia elettrica. Anche per questi interventi è possibile usufruire degli
sgravi fiscali.
9) Scegli soluzioni tecnologiche innovative.
È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione
automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La
possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un
ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare:
cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di
regolare anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura delle
singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento.
10) Installa le valvole termostatiche.
Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei
termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il
riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole
termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.